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2009-08-25
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REPUBBLICA
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2009-08-25
Il ministro del Lavoro risponde alla richiesta del segretario della Cisl
La replica di Bonanni: "Meglio un sogno che l'incubo delle gabbie salariali"
Tasse zero sul secondo livello?
Sacconi: "Sognare è lecito"
Tasse zero sul secondo livello? Sacconi: "Sognare è lecito"
RIMINI - Azzerare le tasse sulla contrattazione di secondo livello? "I sogni sono sempre leciti però poi ci si misura con la concretezza della finanza pubblica". Il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, dal Meeting di Rimini risponde così alla richiesta di "zero tasse" avanzata dal segretario generale della Cisl. Raffaele Bonanni proprio ieri aveva chiesto una totale detassazione del salario di secondo livello, quello deciso a livello territoriale e aziendale. "Credo che sia importante confermare la detassazione del 10% già prevista", aggiunge poi il ministro.
La replica arriva a stretto giro di posta. "E' meglio un sogno che l'incubo delle gabbie salariali - risponde Bonanni -. Non si arrabbi il ministro del Lavoro, non mi rivolgo a lui che ha preso posizione abbastanza chiara sulle gabbie, ma vedo in giro troppa gente disposta ad aprire la borsa del populismo ma non quella degli euro per i salari dei lavoratori. E di questi euro - ricorda il segretario della Cisl - non ne hanno bisogno soltanto i lavoratori. Senza questi soldi si mettono a repentaglio i consumi e, quindi, tutta l'economia".
Anche il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, replica al ministro del Lavoro: "Noi pensiamo che resti necessario insistere lottare per l'innalzamento del tetto" di reddito per avere diritto agli sgravi. "Certo - commenta - anche il 10% solo può aiutare, ma noi pensiamo che sia necessario soprattutto insistere sul tetto".
Per quanto riguarda le trattative contrattuali in corso, e l'invito ad utilizzare lo strumento del secondo livello, Sacconi sottolinea che "le parti hanno reagito positivamente quindi devo presumere che i primi contratti, cioè quelli degli alimentaristi, delle comunicazioni, che sono quelli per i quali già si è aperto il negoziato, saranno realizzati coerentemente con l'accordo nazionale e questo ragionevolmente lo vedremo entro dicembre".
Ai cronisti che gli chiedono se andrà avanti anche senza la Cgil, Sacconi risponde facendo presente che "non siamo noi, sono le parti sociali che fanno i contratti e che decidono se sottoscrivere insieme o meno. Noi auspichiamo una giusta distribuzione della ricchezza attraverso i salari e la giusta distribuzione della ricchezza per persone che non sono uguali, vuole salari diseguali, perchè le persone vivono in contesti diversi da un punto di vista del costo della vita, della produttività del lavoro e dell'andamento dell'impresa.
I salari, quando sono stati definiti centralisticamente sono stati inesorabilmente bassi, perchè se vengono definiti in modo uguale per tutti, inevitabilmente vengono tarati sui vagoni più lenti del convoglio delle imprese. Per questo il decentramento va incontro ai diritti dei lavoratori".
Però, precisa, "gabbie salariali è un termine giornalistico, non è un termine tecnico. Nessuno ha proposto di ritornare ai meccanismi centralizzati e amministrativi degli anni '60, tutti vogliamo la contrattazione che deve essere più prossima al lavoratore. Più gli è prossima e più è efficiente ed efficace nel far crescere i salari dove possono crescere".
(25 agosto 2009) |
L'UNITA'
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2009-08-25
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il SOLE 24 ORE
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2009-08-25
Sacconi: no a zero tassazione
su contratti di secondo livello
25 agosto 2009
"Dai nostri archivi"
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Il ministro del Lavoro lo ha chiarito esplicitamente, ricordando che la stessa tassazione con cedolare secca al 10% è stata decisa in via sperimentale per il solo 2009.
Svanisce il "sogno" di mezza estate di ridurre ulteriormente gli sgravi fiscali sulla contrattazione di secondo livello. Oggi il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, lo ha voluto chiarire esplicitamente ricordando che la stessa tassazione con cedolare secca al 10% è stata decisa in via sperimentale per il solo 2009. "I sogni sono sempre leciti però poi ci si misura con la concretezza della finanza pubblica. Credo che sia importante confermare la detassazione del 10%" ha detto Sacconi che, dal meeting di Rimini, ha comunque giudicato "molto condivisibili" le posizioni di Bonanni e di Angeletti che hanno proposto di azzerare del tutto la tassazione sul salario di produttività. "Ovviamente - ha aggiunto il Ministro - mi auguro che ci siano soprattutto le condizioni per confermare la detassazione del 10%, perchè quando ho fatto riferimento alla possibilità che questa venga meno, l'ho fatto perchè, come noto, è una norma sperimentale che cessa il 31 dicembre".
Cisl e Uil, tuttavia, insistono ricordando la necessità di sostenere i salari, soprattutto in un periodo di crisi e, su questo, ottengono il sostegno della Cgil che, pur mantenendo le distanze dalla proposta delle altre due organizzazioni, sottolinea che "quando si parla di lavoratori, le risorse non si trovano mai". "È meglio un sogno che l'incubo delle gabbie salariali" ha ribattuto il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni che, senza prendersela con il Ministro del Lavoro ("non si arrabbi, non mi rivolgo a lui che ha preso posizione abbastanza
chiara sulle gabbie salariali") ha detto di vedere "in giro troppa gente disposta ad aprire la borsa del populismo ma non quella degli euro per i salari dei lavoratori. E di questi euro - ha ricordato - non ne hanno bisogno soltanto i lavoratori. Senza questi soldi si mettono a repentaglio i consumi e, quindi, tutta l'economia".
25 agosto 2009
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